Dopo oltre 300 km di strada siamo giunti nel parco regionale delle lande di Guascogna, a 80 km dalla costa atlantica. Il primo pensiero che mi è venuto arrivando qui è stato che fosse un luogo dimenticato da Dio. Alberi al alto fusto sempreverdi in ogni dove, la strada a tagliare queste conifere e di tanto in tanto casette che sembrano fatte di marzapane, pandispagna e glassa zuccherata. E il cellulqre che non prende. Ora che scrivo affogato nel silenzio più assoluto mi chiedo se Dio abbia invece abbandonato le nostre città, rumorose e trafficate, e abbia deciso di rimanere in pianta stabile qui. Siamo nella casa di zio Giuseppe, immersi nel verde, circondati da alberi e in compagnia dei suoi cavalli. Le prime case abitate sono a circa 3 km. La prima farmacia a 25. Per fare il pieno e comprare del formaggio e del vino locale oggi abbiamo percorsa una sessantina di chilometri. Lo zio Giuseppe: persona di profonda cultura. Un peccato, per noi tutti, che per arricchirci di lui si debba venire fin quassù. Se ci potessi scambiare due chiacchiere più spesso a Roma male non sarebbe. Mi sono sempre piaciute le persone con una profonda cultura e orfane del fare professorale. Ma forse Giuseppe è come quei quadri di Monet, che in queste terre amava ispirarsi, ha bisogno della cornice adatta per trasmetterci il suo sapere. Gohete sosteneva che “la vita è l’arte dell’incontro”. E di incontri in questo breve viaggio tra l’Italia e la Francia se ne stanno facendo di molti. La connessione ad internet è difficoltosa, ma non demordo. Zio Giuseppe è stato così gentile da farmi accomodare sul suo pc. L’aggiornamento del viaggio procede anche se ho saltato una giornata. Un grazie a tutti coloro che mi seguono e che virtualmente mi fanno compagnia. Ora vi voglio regalare una sequenza fotografica. Di solito quando in un giornale si va di fretta o si ha qualche impedimento si maschera il tutto pubblicando delle foto con didascalie descrittive. E’ un po’ quello che farò oggi. Ho molte cose da raccontare, lo farò appena mi sarà possibile avere una connessione più veloce e pratica. Nel farlo vi saluto con un detto francese imparato oggi. “ Non scureggiare al di sopra del tuo culo”.Mutuiamolo e rivendiamocelo.
CARCASSONE
Ecco il castello delle fiabe. In realtà è la cittadella fortificata meglio mantenuta di tutte quelle presenti in Europa. La sua storia risale al 1209. Oggi dentro la cittadella è tutto un ristorante, un bar e una brasserie. Carina, merita la visita di una giornata. Consiglio l’audioguida a 6 euro. Altrimenti vagherete come deficienti e, anziché essere in un posto ricco di storia vi sembrerà di stare a Gardaland.

SUPERCOLAZIONE
Questa la colazione al 4 stelle. Pensavo fosse compresa nel prezzo. Mi sbagliavo. Praticamente ci è costata come una notte in un 2 stelle

Motociclisti durante una pausa all’autogrill.

80 km di questa strada e si raggiunge la fattoria di zio Giuseppe e zia Pilù. Chi ama la motocicletta può capire il mio stato di esaltazione

Altro che i chips…

Avvincente partita a scacchi tra me e Giuseppe

SCAFFALE DI VINO FRANCESE
Scaffale di vino Bordeaux. Molto buono. Ricorda un aglianico per la struttura, ma nel retrogusto ho assaporato del Chianti.
1 commento:
"Ricorda un aglianico per la struttura, ma nel retrogusto ho assaporato del Chianti"
aggiungerei che e' un passito secco...con un retrogusto un po' amaro.
http://it.youtube.com/watch?v=CL7L8I-K_vc
ah, se non ti conoscessi magari ti scambierei per un uomo de curtura
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