mercoledì 30 luglio 2008

FACCE DI BRONZO IN CAMPIDOGLIO



"Se il sindaco Alemanno avesse dato ascolto al ministro Brunetta, suo amico, non avrebbe dovuto ricorrere, come ha già fatto, a dirigenti esterni, ma avrebbe dovuto premiare le professionalità maturate in Comune, prendendo ad esempio dalle graduatorie dei concorsi per dirigenti del 2006, gli idonei non vincitori, tutti dipendenti comunali. E' così che si premiano le professionalità interne". Dichiarazioni queste di Monica Cirinnà, attuale consigliere del Comune di Roma del Pd, ex consigliere di maggioranza di Ds, ex delegata per i diritti degli animali. Da qualche mese siede meritatamente tra i banchi dell'opposizione. E così, scordandosi degli anni passati accanto a Veltroni, dimenticandosi degli scempi compiuti a danno della città dal vecchio e non rimpianto sindaco lady faccia di bronzo si permette di pontificare e dare consigli. E indovinate su cosa? SULLE CONSULENZE ESTERNE. Ora appare davvero singolare constatare da che pulpito venga la predica. Come mai, mentre Veltroni erogava consulenze esterne per una cifra che ha superato i 60 milioni di euro, lei non se ne sia accorta ? (sull'argomento troverete molto materiale all'interno dell'ottavo volume di conversazione politica di Feltri e Brunetta I SINDACI IN ROSSO di cui ho curato il capitolo proprio su walterino). Era forse impegnata a pulire la sabbia a qualche gattino? Mi chiedo come mai non abbia esternato la sua contrarietà a questo spreco di denaro pubblico al suo amichetto Walterino...
Il buon senso, l'intelligenza e il senso del pudore avrebbero dovuto consigliare a Monica Cirinnà perlomeno il silenzio. Ma è noto che queste caratteristiche non appartengono a questa gente la cui faccia di bronzo è davvero senza limiti.

giovedì 24 luglio 2008

TRE GIORNI DI MARE



CIAO A TUTTI PER I PROSSIMI GIORNI SONO NEL BLU PIU' PROFONDO A CERCARE CERNIE E POLPI...

venerdì 18 luglio 2008

BON TON IN SPIAGGIA



Ci si cambia in cabina. Il topless è ammesso solo quando si è sdraiati al sole. Sono banditi gioielli, trucco vistoso e tatuaggi esagerati. Fa molto «cafone» non silenziare le suonerie dei cellulari e conversare ad alta voce. Sono alcuni dei must contenuti nel galateo da spiaggia per l'estate 2008. Una beach netiquette decisamente all'insegna della discrezione, perché anche al mare non bisogna dimenticare le buone maniere. Soprattutto oggi che anche lidi e stabilimenti sono diventati passerelle in cui apparire e mostrarsi, bon ton e galateo sono infatti diventati indispensabili per evitare gaffe e brutte figure.

Silvia Rocca in topless (Infophoto)
I consigli per le vacanze arrivano direttamente da Nicola Santini, esperto di galateo con una specializzazione in «Business etiquette» e «Public relations» alla New York University, che per l'estate 2005 ha stilato il vademecum del turista «bene educato», una vera e propria «beach etiquette» valida da Camaiore a Capri, passando per tutte le spiagge più in della penisola.

NIENTE GIOIELLI E CANOTTIERE - Si inizia dall'abbigliamento: la spiaggia, secondo Santini, è l'unico luogo dove si può indossare la camicia bianca già dal mattino, a patto che non ci siano aloni di sudore. Ammesse, anzi quasi consigliate, le stropicciature e le pieghe che ben si sposano con tessuti come il lino o il cotone. Niente stirature impeccabili e pinces rigorose, per evitare un effetto pinguino che non è adatto alle alte temperature dell'estate. Per le donne, regole rigorose soprattutto in fatto di trucco e accessori: sono banditi gioielli, trucco vistoso, profumi, rosari al collo, calzini sotto i sandali e canottiere.

CAMBIO IN CABINA - In controtendenza con quanto insegnano i vip immortalati dai rotocalchi, va di moda la discrezione: ci si cambia in cabina, e anche nelle spiagge più incontaminate si scelgono luoghi appartati, senza mostrare le proprie nudità agli altri. Il topless è concesso solo per prendere il sole, ma non per gironzolare da un lato all'altro della spiaggia; in quel caso il pezzo di sopra del bikini deve tornare al suo posto. Ci si copre anche per andare al bar o al ristorante, dove t-shirt e pareo sono obbligatori; concessi invece i piedi scalzi. Serve moderazione anche nel fare la doccia, utile per sciacquarsi velocemente o per rinfrescarsi, ma non per lavarsi. Non è carino, insomma, esibirsi in perfomance più adatte all'intimità della propria vasca da bagno. Regole di buona educazione anche per indossare gli occhiali da sole: vanno bene per una conversazione, ma al momento delle presentazioni vanno necessariamente tolti.

CELLULARI SILENZIATI - La buona educazione si vede anche da come si usa il cellulare e anche qui vince la discrezione: la suoneria dovrebbe essere ridotta al minimo, così come la conversazione, che per nessuna ragione deve disturbare la vacanza del vicino di ombrellone. Infine, chi ama mangiare sotto l'ombrellone deve ricordarsi di non trasformare la spiaggia in un accampamento, con borse frigo, ciotole e bottiglie sparse qua e là.
TATUAGGI SOFT - Spassionati consigli giungono anche agli amanti del tatuaggio, perché è importante essere trendy, ma sempre con garbo e eleganza. Le dimensioni del disegno non devono mai essere esagerate, così come la parte del corpo che si vuole tatuare: secondo l'esperto, è preferibile non farsi tatuare in zone esposte alla visione altrui, né in quelle parti che con il passare dell'età possono cedere vertiginosamente.

GENTILEZZA ANCHE CON I VENDITORI - La beach etiquette esige cortesia anche quando si contratta con i venditori ambulanti: si risponde con gentilezza al saluto di ogni venditore che ci propone i propri articoli, ma bisogna essere fermi nel dire «no, grazie» se non siamo interessati all'acquisto. È segno di maleducazione anche contrattare con insistenza, così come rivolgerci con il generico «Mustafa» a tutti i venditori che si avvicinano al nostro ombrellone. Evitare, se possibile, anche di urlare da un capo all'altro della spiaggia per attirare la loro attenzione e di far esporre tutta la loro mercanzia se già sappiamo che non compreremo nulla.

IN BARCA CON POCHI BAGAGLI - Il galateo deve accompagnarci anche quando si va in barca: prima di accettare un invito, bisogna sapere che è buona consuetudine dare una mano, dalle pulizie quotidiane fino alle manovre di bordo. Se non si ha sufficiente dimestichezza, bisogna cercare semplicemente di obbedire e di non correre inutili rischi, che rovinerebbero la vacanza anche a tutti gli altri passeggeri. Durante il viaggio non si pretendono cambiamenti di rotta o soste extra, obbligando l'intero equipaggio a piegarsi alle nostre esigenze, né si appesantisce la barca con i propri bagagli: meglio portarsi solo il necessario, preferibilmente in una borsa di tela. ( www.corriere.it)

giovedì 17 luglio 2008

L'UOMO CHE MULTAVA ANCHE LE MOSCE...



Questo è un comunicato ricevuto oggi, riguarda le multe. Il responsabile è sempre e solo lui WALTER VELTRONI. UN UOMO UNA GARANZIA DI INSUCCESSO

La situazione contravvenzioni nel comune di Roma è veramente drammatica , così commenta Telefono Blu Consumatori , a tal punto che l’eredità lasciata al nuovo Sindaco dal precedente pare a dir poco grottesca . Sono centinaia di migliaia oramai i romani che sono stati colpiti da multe su cui hanno parecchio da protestare .

Promettere rimborsi mega o certezza dell’aver di meglio davanti gli uffici super intasati dei giudici di pace è sbagliato , ma non c’è dubbio che le segnalazioni che pervengono quotidianamente da Roma e da tutto il Lazio e non solo al centralino 06 37518881 e dal portale web http://www.telefonoblu.it/lazio/roma/index.htm stanno a significare la disperazione di tanta gente che quelle multe non le puo’ pagare . Telefono Blu Consumatori invita la giunta a verificare l’ipotesi di forme di sanatorie ridiscutendo tutto l’impianto della viabilità nella capitale . Non c’è bisogno di riunioni o protocolli basta intervenire in tal senso . Al contrario continueremo presentandoi ricorsi.

martedì 15 luglio 2008

FACCE SVEGLIE


E' DAVVERO UNA FACCIA SVEGLIA..... NON TROVATE?

CORDOLI MALEDETTI 2



Aggiornamenti sui cordoli. Era il 2006 quando il presidente dell'Atac, l'assessore alla Mobilità di Roma Calamante e Veltroni annunciarono entusiasti che a Roma sarebbero stati inseriti 33 km di cordoli per agevolare la viabilità. Trentatre chilometri di cordoli equivalenti a 33km di ghigliottina ad uso e consumo dei motociclisti. Bravo Veltroni, statista illuminato, amministratore saggio, estrema personalità competente in materie di sicurezza e mobilità. Bravo Veltroni incapace di comprendere che per i motociclisti i cordoli sono delle trappole. Perchè indovinate cosa accade ai cordoli dopo un po' di tempo ? Si sporcano, diventano neri, si confondono, perdono la luminosità in una parola: diventano pericolosi. Ma chi li ha messi evidentemente non ha pensato alle conseguenze. Poi arriva Legambiente, che borbatta e si mette a difesa dei cordoli ghigliottina e si ostina a sostenere che le eventuali borchie sostitutive dei cordoli sono meno vantaggiose per gli autobus. Ho avuto ulteriore conferma del perchè certi ambientalisti non mi vanno a genio.

lunedì 14 luglio 2008

CORDOLI MALEDETTI


Un altro motociclista lascia le penne sull'asfalto di Roma. Stavolta la colpa è dei maledetti cordoli che delimitano le corsie preferenziali. Veri trabocchetti mortali per l'oltre mezzo milione di motociclisti che ogni giorno percorrono la città. Solo un pazzo, un folle e un irresponsabile poteva ideare delle ghigliottine del genere. Eppure nei precedenti anni, nonostante avvisi, proteste, reclami e decine di incidenti, sia Rutelli che Veltroni hanno ostinatamente insistito ad inserire chilometri e chilometri di cordoli assassini. Non ci voleva un genio, uno statista, un esperto di mobilità per capire la pericolosità di questi cordoli. Il nuovo assessore alla mobilità ha detto che sostituirà questi cordoli con delle borchie meno pericolose. Anche sotto questo aspetto deve cambiare la città.