giovedì 26 febbraio 2009

ROMENI A ROMA - 10

Ieri mattina tre persone hanno sfilato il portafoglio dalla borsa di una signora anziana su di un autobus, per poi scendere e dirigersi con passo veloce al più vicino bancomat per cercare di prelevare denaro contante con la carta magnetica della vittima. I tre ladri però, rumeni di 21, 23 e 26 anni, sono stati notati da un agente della polizia di Stato libero dal servizio mentre con fare indeciso stavano cercando di inserire la scheda magnetica nella fessura del bancomat, non sapendo quale codice digitare. L'agente di polizia ha perciò richiesto tramite il 113 della questura, l'ausilio di una volante del Commissariato Fidene Serpentara, diretto da Paolo Volta, il cui personale ha sottoposto a controllo i tre, ed ha verificato che la tessera bancomat apparteneva ad altra persona. Al termine degli accertamenti i tre stranieri sono stati arrestati per uso fraudolento di carte di credito.

lunedì 23 febbraio 2009

ROMENI IN TRASFERA

Non ce l'ha fatta l'anziana pavese di 83 anni, non vedente, che nella notte tra il 14 e il 15 febbraio era stata aggredita e violentata nella sua abitazione da un romeno ubricaco di 26 anni, ora in carcere. È morta ieri sera stroncata da una crisi improvvisa, dopo che da giorni era ricoverata all'ospedale di Belgioioso, dove era stata trasferita in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni. In seguito all'aggressione infatti la donna era stata inizialmente ricoverata con prognosi riservata nel reparto di chirurgia del Policlinico San Matteo di Pavia. Ad avvisare i Carabinieri, la notte dell'aggressione, era stata la nipote dell'anziana, che aveva udito le urla della zia.

sabato 21 febbraio 2009

Romeni a Roma - 9

A quanto riferiscono fonti della Questura, sono «molto consistenti» i sospetti sulla coppia di romeni portata in Questura per accertamenti in relazione al cadavere ritrovato in un sacco-valigia in una palazzina di via Urbano II, in zona Aurelia, a Roma. I due, marito e moglie, sono sotto interrogatorio negli uffici della Squadra Mobile capitolina, diretta da Vittorio Rizzi. La coppia risiede da circa otto mesi nella palazzina di via Urbano II, della quale Giovanni Santini era amministratore di condominio. Tra i possibili moventi al vaglio degli investigatori, quello del mancato pagamento di un consistente numero di rate condominiali.

Romeni a Roma - 8

Aveva tentato di rubare un'auto ad Acilia, vicino a Roma, ma è stato sorpreso dal proprietario e da alcuni condomini dello stabile che hanno tentato di linciarlo. L'uomo, un giovane romeno di 21 anni con diversi precedenti penali e problemi psichici, si è scagliato prima contro alcune persone e poi contro una pattuglia di carabinieri arrivata dopo la chiamata al 112. Nel tentativo di linciaggio e nell'aggressione da parte del romeno sono rimaste ferite quattro persone, due donne colpite con arnesi da scasso che il romeno aveva in mano e due carabinieri che tentavano di salvarlo dalla folla inferocita. Le donne sono state medicate nel vicino ospedale con prognosi di 15 giorni mentre i carabinieri hanno avuto ferite guaribili in 10 giorni. I militari della stazione di Acilia e poi quelli del gruppo di Ostia, sono comunque riusciti a sottrarre il romeno alla furia della gente e a portarlo in caserma dove è stato arrestato con l'accusa di furto e resistenza a pubblico ufficiale.

lunedì 16 febbraio 2009

ROMENI A ROMA - 7

Avrebbero le ore contate i due responsabili, presumibilmente romeni, dell'aggressione, avvenuta sabato scorso a Roma nel parco della Caffarella, alla coppia di fidanzatini culminata nella violenza sessuale ai danni della ragazzina di 14 anni. Dopo aver realizzato gli identikit dei due balordi, gli investigatori sarebbero in possesso di elementi determinanti per identificare gli autori dello stupro. Nelle prossime ore il fascicolo processuale aperto dal pm Vincenzo Barba, lo stesso che ha risolto il caso dello stupro di Capodanno avvenuto alla Fiera di Roma, potrebbe passare da ignoti a noti con le iscrizioni nel registro degli indagati dei due nominativi. Alla identità dei due aggressori si è risaliti attraverso numerosi elementi tra cui anche tracce biologiche e la testimonianza di diverse persone. Il capo della squadra mobile Vittorio Rizzi, avrà oggi pomeriggio a piazzale Clodio un incontro con il pm Barba.(

giovedì 12 febbraio 2009

ROMENI A ROMA - 6

Aumenta il numero degli stranieri residenti a Roma e provincia e anche quello degli immigrati che lavorano e studiano. La comunità romena la fa da padrone con un totale di 92.258, un terzo dei residenti stranieri complessivi. Mai romeni hanno anche un triste primato: un quarto è vittima degli infortuni sul lavoro. È la fotografia scattata dal quinto rapporto sull'immigrazione dell'Osservatorio romano sulle migrazioni della Caritas diocesana di Roma.

Per il direttore della Caritas diocesana di Roma monsignor Guerino Di Tora «non è giusto scaricare sulle classi più disagiate i problemi della città». E parlando della norma che consente ai medici di denunciare gli immigrati Di Tora «il medico è fatto per curare, per portare a una situazione di normalità e di vita, non certamente di paura e di timore».

Il dato principale emerso dal rapporto riguarda l'aumento degli stranieri residenti: +15,6% con un'incidenza sul totale della popolazione di 7,9 punti percentuali. Gli stranieri arrivati direttamente dall'estero sono 45.953, i nuovi nati da genitori stranieri sono 4.548. Secondo la Caritas, le previsioni elaborate dall'Istat per i prossimi anni parlano di un sostanziale raddoppio degli stranieri nel Lazio che dal 2010 al 2030 passeranno da 470 mila unità a 820 mila con un tasso medio annuo di crescita pari al 3,7%, 16 volte superiore a quello dell'intera popolazione, dato destinato ad aumentare entro il 2050. La comunità romena ha il primato di presenze: sono 92.258, un terzo dei residenti stranieri complessivi. Seguono i filippini (8%) e i polacchi (5,6%). Tra gli immigrati si annovera anche la comunità rom.

Ma i romeni sono anche i lavoratori che subiscono più infortuni sul lavoro. Nel 2004 si verificavano in media 3 infortuni al giorno, contro gli 8 al giorno del 2007 a fronte di una popolazione immigrata aumentata in misura inferiore. Si tratta di 3.017 denunce, delle quali più di un quarto (821) riguarda i romeni. Anche i 7 casi mortali capitati in quell'anno riguardano soltanto i romeni. È lievitata anche la presenza dei lavoratori stranieri, un'incidenza pari all'8,7% sull'occupazione complessiva (due punti in più rispetto alla media nazionale). A Roma, il 61,7% degli immigrati (contro il 13,6% dei romani) svolge lavori manuali e non qualificati, nella gran parte dei casi non corrispondenti ai titoli di studio. Aumentano anche gli studenti stranieri. Nell'anno accademico 2007-2008 sono stati registrati 7.252 studenti universitari, per lo più romeni.

I più guadagnano in media 916 euro in media, ma vivono con dignità, purtroppo non sempre con i familiari. Hanno spesso un appartamento in affitto (622 euro al mese) e si dicono tutto sommato contenti dell'Italia, sono ben disposti nei confronti degli italiani, rispettosi delle leggi e fiduciosi di poter fare nel tempo dei passi in avanti.(ANSA).

mercoledì 11 febbraio 2009

BARRIO ON LINE

Barrio magazine
E' on line il numero di Febbraio. Buona lettura

http://www.barrioroma.com/barrio/foto/sf090209163150.pdf

martedì 10 febbraio 2009

ROMENI A ROMA - 5


I Carabinieri della Stazione Roma Tomba di Nerone e del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale hanno arrestato 5 romeni, di età compresa tra i 22 ed i 42 anni, responsabili di aver generato una violenta rissa in zona Piazza Mancini, scaturita per futili motivi e per l'eccessivo abuso di alcol. Solo l'intervento dei militari ha posto fine alla rissa, evitando che la situazione degenerasse. Tutti e cinque i partecipanti sono stati bloccati ed arrestati. Due di loro, visitati presso l'ospedale San Pietro, sono stati dimessi con prognosi di 5 giorni. Per tutti si attende il processo per direttissima: dovranno rispondere del reato di rissa aggravata.

lunedì 9 febbraio 2009

ELUANA ENGLARO - 2


Se, per ipotesi estrema, qualcuno uccidesse Eluana nella sua camera con un colpo d'arma da fuoco, questi sarebbe incriminato per omicidio. Dato che la morte sarà ottenuta per sete, allora è giustizia e pietà. E' difficile accettare questa logica.

ROMENI A ROMA - 4rta puntata


Ubriaco alla guida di un'auto, un romeno si è scontrato frontalmente contro un'altra vettura a Roma uccidendo il guidatore, un italiano di 36 anni, e ferendo gravemente la sua compagna che gli viaggiava accanto. L'uomo, di circa 30 anni, è risultato positivo dell'etilometro ed era a bordo di una Peugeot che risulterebbe rubata: non solo non ha prestato soccorso ai due ma, dopo avere raggiunto un bar poco distante dall'incidente, ha chiesto di bere una birra. A quel punto è stato avvicinato da circa 20 persone che avevano assistito all'incidente e che lo hanno aggredito. Solo l'intervento delle forze dell'ordine ha evitato il linciaggio. L'incidente è avvenuto venerdì sera in via Prenestina, all'altezza del Grande Raccordo Anulare.


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La polizia del commissariato Lido di Roma ha arrestato un romeno di 44 anni, Claudio Statie Sandel, perchè, alla guida di un furgone, ha prima investito in pieno una Volante della polizia poi, fermato e portato in commissariato, ha aggredito gli agenti. Il romeno era completamente ubriaco. L' uomo, che è stato arrestato la notte scorsa, deve rispondere di guida in stato di ebbrezza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di beni dello Stato. Gli agenti di Lido di Roma hanno anche arrestato, in collaborazione con i carabinieri, Massimo Forgione, 39 anni per furto e evasione dagli arresti domiciliari.


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carabinieri della stazione di Albano hanno arrestato un 19enne romeno, sorpreso nei pressi della villa comunale mentre bloccava a terra una giovane 21enne, del luogo, nel tentativo di abusarne. Sono in corso approfondimenti, di intesa con l'autorità giudiziaria di Velletri, volti a ricostruire con chiarezza la vicenda.

venerdì 6 febbraio 2009

giovedì 5 febbraio 2009

ROMENI A ROMA - 3rza puntata


ROMA, 4 FEB -

Sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e furto. Per questi reati, commessi ai danni di una connazionale, un romeno, Floera Dimitru, è stato condannato a dieci anni di reclusione dai giudici della settima sezione del tribunale di Roma. La condanna inflitta all'imputato è stata superiore di tre anni rispetto a quella sollecitata dal pm Antonella Nespola. Dimitru era accusato di aver tenuto in ostaggio una connazionale di 34 anni per una notte intera, il 17 luglio 2007, e di aver abusato di lei.
La donna riuscì poi a fuggire approfittando di un momento di assenza del suo aggressore. Dimitru è stato condannato a pagare anche 50 mila euro alla parte lesa, assistita dai legali dell'Associazione Differenza Donna, sotto forma di risarcimento provvisionale. Una volta espiata la pena il romeno sarà espulso. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Dimitru avrebbe conosciuto la connazionale alla stazione Termini e, approfittando delle difficoltà di quest'ultima, le avrebbe promesso un alloggio ed un lavoro come badante.
Conquistata, così, la fiducia della donna, Dimitri non ebbe difficolta, secondo l'accusa, a condurla in un terrazzo condominiale di via Milazzo e ad abusarne sessualmente dopo averla minacciata di tagliarle la gola

martedì 3 febbraio 2009

POLITICAMENTE SCORRETTO MA PROFONDAMENTE CORRETTO



Blitz la notte scorsa di un gruppo politico che si definisce della «Comunità Militante Tiburtina» sotto la sede del Partito Democratico a piazza SS Apostoli a Roma. Una decina di attivisti hanno affisso uno striscione di 20 metri con la scritta




«Il posto giusto per le vostre facce da c...!», ed hanno posizionato davanti l'ingresso della sede 5 grossi water. Lo hanno reso noto gli stessi autori con un comunicato. «L'azione politicamente scorretta - si legge sul comunicato - vuole 'fotografarè in pieno la situazione di sbandamento a livello nazionale del partito di Veltroni che non riesce ad uscire da una crisi di identità, come il rantolo di un animale negli ultimi istanti prima di morire. Un centrosinistra attaccato solo alle poltrone che tenta in ogni modo di incollare i pezzi di un vaso ormai rotto; basti pensare alle dimissioni-farsa del Sindaco di Pescara poi ritirate, al comune di Napoli ed alla Regione Campania dove la Iervolino prima e Bassolino poi continuano imperterriti a navigare nel malaffare e nell'incompetenza dimostrando scarso impegno civico e totale menefreghismo»

lunedì 2 febbraio 2009

LETTERA DI PAOLO GUZZANTI A SILVIO BERLUSCONI


Paolo Guzzanti lascia Forza Italia e il gruppo del Pdl alla Camera, si iscrive al Misto e al Partito liberale. Ad annunciarlo e' lo stesso giornalista in una lettera a Silvio Berlusconi.


"Caro Silvio, Ti scrivo per annunciarti che oggi, 2 febbraio 2009, rassegno le mie dimissioni dal gruppo Pdl della Camera per iscrivermi al gruppo Misto. Contemporaneamente -scrive Guzzanti- mi dimetto dal partito e ti annuncio la mia iscrizione al Partito liberale italiano in cui intendo candidarmi per assumere responsabilita' politiche al prossimo congresso. Poiche' le mie numerose richieste di colloquio sono state da te rigettate come anche i miei messaggi scritti, ti comunico con questa lettera aperta i motivi delle mie scelte, adempiendo cosi' a un dovere di lealta' politica e personale".


"Due fatti e due situazioni hanno provocato in me un insanabile conflitto di coscienza, di cui ho dato immediatamente segno. Il primo e' stato il tuo sostegno entusiasta, personale, amicale al signor Vladimir Putin per l'invasione della Georgia, la prima invasione di uno Stato europeo da parte di un altro Stato europeo dal 1 settembre 1939 quando Hitler invase la Polonia, tralasciando le imprese sovietiche del 1953 a Berlino, del 1956 a Budapest, del 1968 a Praga, tutte felicemente esaltate e rivendicate dal tuo amico Vladimir Putin, l'ultimo capo del Kgb e a sua volta l'uomo scelto dal Kgb.


Tu capisci che avendo presieduto, e drammaticamente, una Commissione d'inchiesta sulle imprese del Kgb in cui alcuni esseri umani hanno anche perso la vita, la cosa non soltanto mi riguarda, ma mi fa un particolare orrore".


"Bada bene: capisco gli affari, capisco la politica energetica, capisco la realpolitik. Cio' che trovo inaccettabile e' la sbandierata, quasi fanatica amicizia per un brigante internazionale che ha fatto riabilitare Stalin sui libri di scuola russi e ha dichiarato traditori della patria tutti i perseguitati che fuggirono dall'inferno sovietico durante la guerra fredda".


Guzzanti denuncia poi la "condizione pre-agonica della democrazia parlamentare italiana alla quale spesso tu alludi con insofferenza parlando di 'lacci e lacciuoli' per sottolineare l'impaccio che provi di fronte alle regole e alle procedure che dovrebbero garantire autonomia e autorita' del Parlamento nel suo rapporto con l'esecutivo. Il Parlamento e' oggi ridotto al rango di cane da slitta del Governo, costretto a correre sotto i colpi di frusta dei voti di fiducia (undici, mentre 44 delle leggi approvate su un totale di 45 portano la firma del Governo) con cui approvare decreti legge che meriterebbero invece ampia, autonoma e approfondita discussione e correzione da parte dei rappresentanti del popolo".


Cosi' "oggi il Parlamento prende ordini dal Governo anziche' esserne il controllore, essendone semmai il controllato, cio' che rende la democrazia parlamentare un cadavere o meglio uno zombie". Guzzanti lamenta inoltre "la totale assenza, malgrado operazioni di facciata come i ridicoli gazebo, di una sia pur larvata forma di democrazia interna in Forza Italia, partito diventato sempre piu' un organismo autoritario e piramidale, incapace persino di celebrare un vero Congresso in cui poter ascoltare e votare voci sia discordi che concordi.Silvio Berlusconi
Ho assistito per anni con imbarazzo, condiviso anche da tantissimi colleghi, a delle kermesse che potevano essere indifferentemente manifestazioni di Forza Italia o celebrazioni per il compleanno di Kim Il Sung.


Tu sei l'unico leader di partito che si presenta alla sua gente sul palco di un teatro circondato dai gorilla con la radiolina nell'orecchio, anche quando non e' primo ministro.
"Politica estera, collasso istituzionale e assenza di democrazia interna -riassume in conclusione il giornalista- mi inducono a prendere la sofferta decisione di andarmene, non senza averti pero' prima dato atto di aver realizzato progressi storici e positivi verso il bipartitismo, di aver in particolare creato dal nulla con uno sforzo personale e insostituibile una destra democratica che all'Italia mancava e che oggi, grazie al tuo lavoro, esiste anche se soffre di gravi menomazioni.


L'ultima mia delusione e' di vedere che nel corso dei quasi 15 anni del tuo impegno politico, non hai fatto nulla per dare a questo Paese la tanto attesa rivoluzione liberale che le grandi democrazie hanno avuto e che all'Italia e' stata negata. Questo e' il motivo per cui ho scelto di proseguire la mia battaglia nel rinascente Partito liberale che fu di Einaudi e Malagodi".

ROMENI A ROMA - 2puntata


ROMA: TELEFONINO SUPERTECNOLOGICO A PREZZO STRACCIATO, ERA SAPONETTA


In via Giolitti, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un pregiudicato napoletano di 35 anni per aver venduto ad una coppia di romeni un telefono cellulare di ultima generazione ad un prezzo stracciato, rifilandogli poi una saponetta da bagno. Per convincere i 2, il truffatore ha esibito lo scontrino d'acquisto dell'apparecchio, mostrando come lo stesso fosse in ottimo stato e funzionante. Gli ignari acquirenti, vista l'accattivante offerta, hanno deciso di acquistare il telefonino. È stato proprio in questo frangente che l'impostore, approfittando di un attimo di distrazione dei 2, ha scambiato con un movimento fulmineo la custodia in pelle contenente l'apparecchio con una identica. A truffa completata i 2 malcapitati si sono allontanati contenti e convinti di aver fatto un affarone per la modica cifra di 200 euro, delusi poi quando hanno aperto la custodia, trovando al suo interno una saponetta da bagno. I truffati hanno così chiesto aiuto al 112 che ha inviato immediatamente una pattuglia di Carabinieri del Nucleo Radiomobile ai quali la coppia ha raccontato l'intera vicenda. I militari grazie alla descrizione fornita dai richiedenti, hanno rintracciato il pregiudicato napoletano e lo hanno arrestato con l'accusa di truffa. Sarà giudicato con rito direttissimo.