giovedì 12 febbraio 2009

ROMENI A ROMA - 6

Aumenta il numero degli stranieri residenti a Roma e provincia e anche quello degli immigrati che lavorano e studiano. La comunità romena la fa da padrone con un totale di 92.258, un terzo dei residenti stranieri complessivi. Mai romeni hanno anche un triste primato: un quarto è vittima degli infortuni sul lavoro. È la fotografia scattata dal quinto rapporto sull'immigrazione dell'Osservatorio romano sulle migrazioni della Caritas diocesana di Roma.

Per il direttore della Caritas diocesana di Roma monsignor Guerino Di Tora «non è giusto scaricare sulle classi più disagiate i problemi della città». E parlando della norma che consente ai medici di denunciare gli immigrati Di Tora «il medico è fatto per curare, per portare a una situazione di normalità e di vita, non certamente di paura e di timore».

Il dato principale emerso dal rapporto riguarda l'aumento degli stranieri residenti: +15,6% con un'incidenza sul totale della popolazione di 7,9 punti percentuali. Gli stranieri arrivati direttamente dall'estero sono 45.953, i nuovi nati da genitori stranieri sono 4.548. Secondo la Caritas, le previsioni elaborate dall'Istat per i prossimi anni parlano di un sostanziale raddoppio degli stranieri nel Lazio che dal 2010 al 2030 passeranno da 470 mila unità a 820 mila con un tasso medio annuo di crescita pari al 3,7%, 16 volte superiore a quello dell'intera popolazione, dato destinato ad aumentare entro il 2050. La comunità romena ha il primato di presenze: sono 92.258, un terzo dei residenti stranieri complessivi. Seguono i filippini (8%) e i polacchi (5,6%). Tra gli immigrati si annovera anche la comunità rom.

Ma i romeni sono anche i lavoratori che subiscono più infortuni sul lavoro. Nel 2004 si verificavano in media 3 infortuni al giorno, contro gli 8 al giorno del 2007 a fronte di una popolazione immigrata aumentata in misura inferiore. Si tratta di 3.017 denunce, delle quali più di un quarto (821) riguarda i romeni. Anche i 7 casi mortali capitati in quell'anno riguardano soltanto i romeni. È lievitata anche la presenza dei lavoratori stranieri, un'incidenza pari all'8,7% sull'occupazione complessiva (due punti in più rispetto alla media nazionale). A Roma, il 61,7% degli immigrati (contro il 13,6% dei romani) svolge lavori manuali e non qualificati, nella gran parte dei casi non corrispondenti ai titoli di studio. Aumentano anche gli studenti stranieri. Nell'anno accademico 2007-2008 sono stati registrati 7.252 studenti universitari, per lo più romeni.

I più guadagnano in media 916 euro in media, ma vivono con dignità, purtroppo non sempre con i familiari. Hanno spesso un appartamento in affitto (622 euro al mese) e si dicono tutto sommato contenti dell'Italia, sono ben disposti nei confronti degli italiani, rispettosi delle leggi e fiduciosi di poter fare nel tempo dei passi in avanti.(ANSA).

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