giovedì 21 maggio 2009

POI PARLANO MALE DELLA POLIZIA ITALIANA

È polemica in Francia per le modalità dell'arresto di due bambini - di 10 e 6 anni - accusati del furto di una bicicletta. I due sono stati infatti fermati martedì scorso all'uscita della loro scuola elementare a Floriac, vicino a Bordeaux, nel sud-ovest del Paese, da sei poliziotti che li hanno condotti, all'insaputa dei genitori, al commissariato, dove sono stati interrogati prima di essere rilasciati. Una delle due bici apparteneva effettivamente a uno dei due bambini, l'altra era stata «presa in prestito», ha detto il bambino di sei anni.

Tutto è nato dalla denuncia della madre di un altro bambino della stessa scuola - al quale era stata rubata nei giorni scorsi una bici - che aveva creduto di riconoscere come sua quella utilizzata da uno dei due bambini arrestati.

La donna si è così rivolta alla polizia in seguito al secco rifiuto da parte del direttore della scuola di sequestrare le biciclette. Così è scattata la denuncia e sono arrivati gli agenti, che hanno arrestato i due bambini. «L'interrogatorio è durato circa due ore», ha dichiarato la madre di Hicham, 10 anni, uno dei due bambini arrestati, la quale ha dovuto fornire agli agenti anche una dichiarazione d'onore dell'amico di famiglia che aveva regalato la bicicletta al bambino un anno e mezzo fa.

«È una vergogna», ha aggiunto. Il direttore della scuola, Olivier Billand, ha riferito che l' altro bambino di sei anni portato in commissariato, era «sotto shock quando si è recato a scuola il giorno dopo. Ha infatti sentito dire dagli altri bambini della classe che due di loro erano stati portati in prigione. L' immaginazione dei bambini corre infatti veloce».

La madre di un bambino, che aveva assistito alla scena dell' arresto, ha espresso la sua indignazione: «Sono arrivate due auto della polizia e sei agenti. Ma se si ci mette a trattare i bambini come dei grandi delinquenti, dove andremo a finire?»

Nessun commento: