mercoledì 12 marzo 2008

DIPENDENTI COMUNALI FANNULLONI


Chi scrive ha trascorso tre mesi all’interno di un ufficio pubblico romano. Oltre novanta giorni spesi ad osservare vizi, difetti e modus operandi degli impiegati comunali, un periodo utile per comprendere come il concetto di lavoro da quelle parti sia elastico e molto soggettivo Un trimestre intero, da Gennaio 2006 a Marzo 2006, trascorso al terzo piano di via delle Vergini. Il periodo che rientra in quello preso in considerazione dall’indagine del Sole 24 ore. L’autorevole quotidiano ha incrociato le rivelazioni sull’assenteismo del ministero dell’Economia proprio del 2006 e si è accorto che in vetta alla graduatoria degli uffici vuoti si trova proprio il Comune di Roma. All’ombra del Campidoglio si sono totalizzati 39 giorni di assenza per dipendente, escluse le ferie e i permessi non retribuiti. Da oggi sostenere che dentro gli uffici comunali di Roma non ci ammazza di lavoro non è più una impressione ma un dato di fatto. Ci si assenta soprattutto per motivi di salute. O presunti tali. Anche se mettere in discussione i certificati medici che gli impiegati comunali puntualmente presentano non è facile.

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