martedì 5 febbraio 2008

ANTICIPAZIONE EDITORIALE BARRIO FEB 2008



Torno a parlare di politica dopo mesi trascorsi a frivolare in vostra compagnia su queste pagine. Il periodo è nero e merita di essere approfondito nel giusto modo. Scrivere di politica è impresa davvero difficile, soprattutto in questi tempi dove l’antipolitica va di gran moda. Le imprese dei nostri doppiopetto incravattati possono essere interessanti ma anche estremamente noiose. Dipende dai punti di vista. Ve lo ricordate quello beccato quest’estate mentre in un albergo romano si accoppiava con un paio di signorine di facili costumi? ecco quello per esempio è un punto di vista interessante. Che meriterebbe seri approfondimenti. Poi invece c’è il punto di vista della moglie di Mastella. E quello è decisamente più noioso. Ad ogni modo c’è sempre rischio che non si vada oltre le prime righe e che qualcuno smetta di leggermi. Corro il rischio perché tra poco torniamo a votare. Mortadella ha finito di fare danni ed è tornato mesto nella sua Bologna dove tutti si augurano rimanga a lungo a fare il nonno ( poveri nipoti). All’orizzonte si profila un duello tra “oni”. Non si facciano facili battute di basso profilo, gli “oni” sono le desinenze dei cognomi dei protagonisti. Nostro Signore il Salvatore, alias Berlusconi Silvio, e il signor “Ma anche” Re incontrastato delle Notti Bianche ottavo Re di Roma, al secolo Veltroni Walter. Uno lo stimo e l’altro lo apprezzo come scrittore. Voterò il primo. Chi sia l’uno e chi sia l’altro non vengo certo a dirlo a voi. Però una riflessione devo farla pubblicamente: niente di nuovo sotto il sole. Di dare spazio ai giovani non c’è proprio speranza alle nostre latitudini. In questi casi meglio citare Washington il quale sosteneva che ad idee giovani non sempre corrispondono età anagrafiche giovani. Se lo diceva Washington qualcosa vorrà pur dire. In questo ragionamento escludiamo però il mummificato ritorno alla conduzione di San Remo da parte di Pippo Baudo. L’eccezione che conferma la regola. Di fronte a questo deprimente scenario che la nostra insulsa classe dirigente politica ci ha dato in questi ultimi diciotto mesi sono riuscito però a trovare anche un lato comico. In questo girandola politica mi sono divertito un mondo a vedere come, mentre i nostri discutevano di legge elettorale e si disquisisse se fosse meglio adottare il modello tedesco o il modello spagnolo, in Francia quel bellimbusto di Sarkozy, senza starci troppo a pensare, optava per la modella italiana. I due sembrano pure una bella coppia, degna delle migliori copertine. Ora voi ve lo potreste mai immaginare Mortadella Prodi che lascia la moglie e passeggia mano nella mano con Kate Moss sul lungomare di Fregene e ordina uno spaghetto dal Mastino? Impossibile davvero. Al massimo lo potremmo trovare a tavola con Rosy Bindi e Vladimir Luxuria da Zagaia a Torvaianica. Se non fosse che i francesi mi stanno antipatici emigrerei in Francia già domattina…

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